Le truffe ai danni dei clienti e utenti di Vinted, la nota piattaforma per la moda second-hand, stanno diventando sempre più frequenti. Cosa si rischia esattamente?
Ogni giorno i media riportano numerose notizie relative a danni e truffe che colpiscono clienti di vari servizi e utenze domestiche. L’abilità e l’astuzia dei criminali, combinate con una tecnologia sempre più avanzata, rendono questi tentativi di frode estremamente pericolosi. Per questo motivo, è fondamentale prestare la massima attenzione a chiamate e comunicazioni sospette.
Internet, purtroppo, offre innumerevoli opportunità per i truffatori, che sfruttano tecnologie informatiche sempre più sofisticate. In particolare, in ambiente digitale, è necessario essere estremamente cauti nel fornire informazioni e dati riservati, specialmente se di natura finanziaria e bancaria.
Recentemente, è emersa una nuova azione criminale mirata agli utenti della piattaforma Vinted.
Vinted è una piattaforma molto apprezzata, che permette di vendere e acquistare oggetti di seconda mano, dalle calzature all’arredamento. Milioni di clienti in tutto il mondo la utilizzano quotidianamente, attratti dai guadagni e risparmi significativi che offre, oltre che dall’interesse per il riutilizzo. Questo grande successo, purtroppo, ha attirato anche l’attenzione dei criminali, sempre alla ricerca di nuove vittime.
In questo caso, i malfattori hanno sviluppato bot automatici per truffare gli utenti di Vinted. Dopo la registrazione o il caricamento di un articolo in vendita, gli inserzionisti ricevono una comunicazione che li informa della vendita del pezzo. Per attivare la transazione, viene richiesto di controllare il conto o la carta e di cliccare sul link contenuto nel messaggio.
Seguendo il link, l’utente viene reindirizzato a una pagina molto simile a quella ufficiale della piattaforma, dove vengono richiesti dati riservati per la verifica del profilo. Se il cliente fornisce queste informazioni, cade nella trappola. Inizialmente, viene richiesta una transazione di minima entità, ma una volta ottenuti i dati personali, gli addebiti aumentano rapidamente. I dati riservati finiscono così nelle mani dei criminali, che possono sottrarre denaro alla vittima.
Queste truffe seguono sempre lo stesso schema: i criminali creano imitazioni delle pagine web originali per ingannare gli utenti, richiedendo informazioni riservate. Questa pratica si chiama PHARMING. Spesso, le imitazioni si riconoscono per errori lessicali o ortografici nel testo, oppure per richieste troppo dirette o aggressive. In tali casi, è importante sospettare qualcosa. Tuttavia, la tecnologia consente ai truffatori di creare imitazioni quasi perfette, riducendo al minimo gli errori grammaticali. Nel caso di Vinted, le pagine false sono copie quasi identiche delle originali. Pertanto, è fondamentale prestare la massima attenzione e verificare tutte le procedure che richiedono dati personali.
La sicurezza informatica è un tema di crescente importanza, soprattutto con l’aumento delle truffe online.
Proteggere i propri dati personali è essenziale per evitare di cadere vittima di frodi sempre più sofisticate.
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