Non rispondere d’impulso e prenditi 2 minuti per leggere questo articolo; probabilmente la tua risposta, alla fine, potrebbe essere diversa da quella che stavi per darmi e, probabilmente, sarai più consapevole rispetto al pericolo di phishing
Ti è certamente capitato di ricevere delle e-mail dalla tua banca o dall’emittente della tua carta prepagata, e puntualmente le apriamo sempre! Ma sei sicuro che si tratti proprio del tuo Istituto di Credito o dell’Istituto della tua ricaricabile? La maggior parte di quelle e-mail infatti è in realtà una truffa realizzata sulla rete internet, per trarre in inganno gli utenti e cercare di estorcere i dati di accesso al servizio.
Questo fenomeno è chiamato Phishing: attraverso una e-mail, che sembra provenire a tutti gli effetti da istituti finanziari (banche o società emittenti di carte di credito) o da siti web che richiedono l’accesso previa registrazione (web-mail, e-commerce ecc.) si invita l’utente, riferendo problemi di registrazione o di altra natura, a fornire i propri dati di accesso al servizio.
Spesso nel messaggio viene fornito un link che apparentemente rinvia al sito web del servizio a cui si è registrati, in realtà il sito a cui rimanda non è altro che una copia del sito originale dove l’utente, inserendo i propri dati, non fa altro che dare le chiavi della sua cassaforte ai malviventi della rete.
Un altro pericolo in cui incorriamo attraverso la posta elettronica sono i virus informatici. Riceviamo, infatti, e-mail contenenti allegati, in formato .zip ma non solo, anche .exe .doc e .pdf, che in realtà nascondono un virus che potrà “rubare” i vostri dati. Queste e-mail architettate ad arte annunciano false fatture, contravvenzioni, avvisi di consegna pacchi, ma in realtà hanno il solo scopo di carpire dalle nostre mani le chiavi di accesso ai nostri account di posta elettronica o di e-commerce.
Basta seguire poche regole, ma molto importanti per la nostra sicurezza.
Innanzitutto diffidate dalle e-mail nelle quali sono presenti link che riportano a siti dove si chiede conferma dei dati, in particolar modo quelle provenienti da istituti di credito o società che emettono carte di credito e prepagate, questi infatti difficilmente vi chiederanno dati personali tramite posta elettronica, ma contatteranno i propri clienti direttamente per tutte le operazioni riservate.
Se ricevete e-mail da parte della vostra banca che vi fa richiesta dei dati riservati personali, recatevi direttamente presso il vostro istituto, o chiamate telefonicamente per verificare quanto richiesto, inoltre diffidate sempre dei link presenti in queste comunicazioni, ma collegatevi al sito della banca digitando l’indirizzo internet direttamente nel browser, e che i dati immessi siano trasmessi sempre con protocollo cifrato. Controllate, quindi, durante la navigazione in Internet, che l’indirizzo URL sia quello del sito che si vuole visitare, e non un sito “copia”, creato per carpire dati.
È importante inoltre installare sul vostro computer un filtro anti-spam nel caso in cui si utilizzasse un programma di posta elettronica (outlook, ecc), che filtrerà o annullerà la ricezione di questi falsi messaggi.
Fate inoltre attenzione al fatto che, posizionando il puntatore del mouse sul link presente nell’ e-mail, in basso a sinistra del monitor del computer, appaia l’indirizzo Internet del sito indicato, e non uno diverso.
Se invece aprite la posta direttamente dai vostri Provider di posta elettronica, seppure dotati di filtri automatici anti-spam, è certamente importante seguire pochi semplici consigli come:
Se hai letto tutto l’articolo hai certamente capito che non puoi più mettere a rischio la sicurezza dei tuoi dati.
Non esitare a contattarci per avere maggiori informazioni o per approfondire l’argomento.
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